Le imprese affidatarie dovranno indicare al committente o al responsabile dei lavori almeno il nominativo del soggetto o i nominativi dei soggetti della propria impresa, con le specifiche mansioni, incaricati per l’assolvimento dei compiti di cui all’articolo 97.
COVID-19: cessazione dello stato di emergenza adesso cosa succede?
La logica è lieta di informarvi riguardo alle nuove disposizioni del DL n.24 entrato in vigore il 25 marzo 2022, recante disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza. I punti principali trattati dal provvedimento sono relativi a: Green pass base e rafforzato Obbligo di mascherina ffp2 Fine della differenziazione delle zone in base al colore Protocolli e linee guida Obbligo mascherine FFp2 Fino al 30 aprile 2022è previsto l’obbligo di indossare Dispositivi di protezione delle vie respiratorie FFp2: Su mezzi di trasporto Su funivie cabinovie e seggiovie Accesso a spettacoli aperti al pubblico Nei luoghi di lavoro sarà sufficiente utilizzare dispositivi di protezione delle vie respiratorie Green pass Base e Rafforzato Dal primo aprile cambierà l’uso del green pass vediamo in tabella in quali luoghi sarà necessario. Il Green pass base permetterà l’accesso a: Il Green pass rafforzato permetterà l’accesso a: · Mense · Servizi di ristorazione · Concorsi pubblici · Corsi di formazione pubblici e privati · Principali mezzi di trasporto · Convegni e congressi · Piscine, centri natatori, palestre, ecc · Centri culturali, centri sociali e ricreativi · Spettacoli aperti al pubblico · Attività di sale da gioco, scommesse, bingo, ecc · Feste religiose e civili al chiuso Isolamento e auto- sorveglianza Dal 1 aprile 2022 le persone sottoposte a isolamento non potranno uscire dalla propria abitazione fino all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare. Coloro che invece sono venuti a contatto con soggetti positivi dovranno osservare un regime di auto sorveglianza, indossando dispositivi di protezione FFp2, al chiuso o in presenza di assembramenti per dieci giorni dal contatto con soggetto positivo e effettuando un tampone al quinto giorno dal contatto. La logica è a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento riguardo all’argomento. Cessazione dello stato di emergenza COVID-19 Logica Servizi Informa
Aggiornamento annuale formazione Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS (Circolare)
Aggiornamento annuale formazione Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS (Circolare) Il Testo Unico in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro prevede non solo l’obbligo di formazione per le figure aziendali che si occupano di tale materia ma anche l’aggiornamento continuo (art. 37 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.). L’obbligo di aggiornamento periodico riguarda anche il RLS. In particolare, il Decreto stabilisce che l’aggiornamento del RLS debba avere cadenza annuale e la sua durata debba essere di 4 ore per le aziende che impiegano tra i 15 ed i 50 lavoratori. Nelle aziende che occupano oltre 50 dipendenti, la durata dell’aggiornamento annuale obbligatorio sale ad 8 ore l’anno. Nelle aziende che impiegano fino a 15 lavoratori si consiglia comunque, alla luce delle recenti disposizioni normative emanate, di effettuare l’aggiornamento della formazione del RLS con un corso della durata di 4 ore. La contrattazione collettiva nazionale può fissare una maggiore durata minima della formazione base e dell’aggiornamento, definendone anche i contenuti minimi. L’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016 prevede che l’aggiornamento della formazione del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza possa essere erogata in modalità e-learning se tale modalità viene indicata all’interno della contrattazione collettiva nazionale. Aggiornamento annuale formazione Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS (Circolare) Logica Servizi Informa
Valutazione tecnico-professionale delle imprese, cosa c’è da sapere?
Idoneità tecnico professionale: Avere le carte in regola per un’azienda significa essere esenti da sanzioni pecuniarie che possono costar caro alle casse dell’impresa. Soprattutto nei subappalti, capita spesso che ci si può affidare a ditte che trasgrediscono le regole che concernono ad esempio la sicurezza sul lavoro, oppure che non hanno in regola i propri dipendenti. Ecco perché tutte le aziende, grandi o piccole, dovrebbero affidarsi a delle figure professionali in grado di valutare le pericolosità nelle joint venture d’impresa. A tutti i livelli.
DVR , tutto quello che il datore di lavoro deve sapere
DVR, Documento di Valutazione dei Rischi DVR , tutto quello che il datore di lavoro deve sapere DVR, Documento di Valutazione dei Rischi: Quanti rischi sono presenti in una azienda? E dove si annidano? Ogni struttura in cui viene svolta l’attività di impresa deve possedere un DVR, ovvero una mappatura su cui vengono censite e valutate tutte le incognite potenzialmente pericolose per i dipendenti e per la struttura stessa, che rappresenta un passaggio obbligatorio per il datore di lavoro e non delegabile a figure terze.
Analisi del sangue, sono obbligatorie sul luogo di lavoro?
Esami del sangue obbligatori per dipendenti: La medicina del lavoro, oltre ad essere fondamentale per assicurare il benessere psicofisico dei dipendenti di una azienda, è anche un obbligo di legge. Non è mai scontato ricordarlo, specie quando parliamo di quegli esami che all’apparenza potrebbero sembrare banali ma che invece – soprattutto col passare del tempo – potrebbero rivelare la presenza di gravi rischi per la salute dei dipendenti.
Incidenti sul lavoro, aumentano le morti bianche: ecco i dati dell’Inail
Un dato in controtendenza dopo anni di bilanci positivi: in Italia lo spettro delle morti bianche torna ad incutere terrore. Le vittime di incidenti sul lavoro infatti risultano in aumento nei primi cinque mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A rivelarlo è l’Inail alla presentazione annuale dei dati sugli indicenti e sulla sicurezza negli ambienti di lavoro: la relazione evidenzia che le vittime sono state 617 nel 2017, facendo registrate un nuovo minimo storico dal 1951, con un calo del 2,8% (rispetto ai 670 del 2016). In tutto sono stati denunciati 641.000 infortuni, che hanno provocato circa 11 milioni di giornate di inabilità con costo a carico dell’Inail: in media 85 giorni per infortuni che hanno provocato menomazione e circa 21 giorni in assenza di menomazione. I dati del 2017 Si muore di più in strada, durante le ore di lavoro oppure nel tragitto per andare dall’ufficio alla fabbrica, con 450 incidenti in occasione di lavoro e 167 in itinere. Mentre quelli con mezzo di trasporto sono 193 e 257 senza. Circa 58.000 sono state invece le denunce di malattie professionali nel 2017: circa 2.200 in meno rispetto al 2016 ma in aumento del 25% rispetto al 2012. Il 65% delle denunce riguarda patologie del sistema osteomuscolare. A fine anno erano in essere 726.000 rendite per inabilità permanente e ai superstiti (-2,56% sul 2016). Per i morti in occasione di lavoro ma senza mezzo di trasporto si è registrato un calo del 16,5% sul 2016 e del 27,8% sul 2015. “Questi dati – ha spiegato il presidente dell’Inail, Massimo De Felice – sono importanti perché intervenire sulle fonti di rischio esterno è diverso da farlo su quelle di rischio interno. I meccanismo di sicurezza non sono un costo e non devono essere considerati dai lavoratori evitabili sulla base dell’esperienza”. Per l’industria e i servizi gli infortuni mortali sono stati 532 (152 dei quali in itinere) mentre nell’agricoltura sono stati 74 (8 in itinere) e 11 per conto dello Stato (7 in itinere). La grande maggioranza dei morti accertati sul lavoro erano italiani (514) mentre 33 provenivano da altri paesi dell’Unione e 70 erano extracomunitari. Quasi la metà degli infortuni mortali accertati (287, il 46,5%) ha riguardato persone con più di 50 anni. Tra questi 55 morti hanno riguardato persone con più di 65 anni. Gli ultimi mesi del 2018 A fronte del calo registrato nel 2017, i dati dell’anno in corso sono poco incoraggianti. Le morti bianche in Italia sembrano aumentare, se si rapportano i dati dello scorso anno a quelli dei primi mesi del 2018. Le denunce di infortunio con esito mortale riferite al periodo gennaio-marzo 2018 sono 212, l’11,58% in più rispetto al periodo gennaio-marzo 2017. L’aumento riguarda principalmente la componente maschile, per la quale si rilevano 20 denunce in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre per la componente femminile i casi mortali passano da 30 a 32 (+2). Il totale dei primi cinque mesi del 2018 segnalati dall’Inail non lascia dormire sogni tranquilli: 389 sono state infatti le denunce di infortunio mortale, con un aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2017 (14 casi in più). [su_button url=”http://www.logicaservizi.eu/contatti/” style=”flat” background=”#115172″ size=”18″ center=”no” radius=”0″ text_shadow=”0px 0px 0px #d1cccc”]RICHIEDI UNA CONSULENZA[/su_button] Sede Operativa – Servizi Tecnici – Via degli Ontani 34, 00172 Roma Tel: 06.20765709 (int.224) Indirizzo email per assistenza e informazioni: info@logicaservizi.eu Incidenti sul lavoro aumentano le morti bianche LOGICA SERVIZI
Evoluzione normativa sicurezza sul lavoro
Come e quando nasce la sicurezza sul lavoro Normativa sicurezza sul lavoro: la Sicurezza sul lavoro rappresenta uno dei pilastri fondamentali sul quale una società può fondare il proprio progresso nel rispetto dei diritti umani, promossi dall’ONU con la stesura della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, siglata a Parigi il 10 dicembre 1948. Il processo che porta alla situazione attuale di rispetto delle procedure inerenti la Sicurezza sui posti del lavoro ha conosciuto diversi importanti step, segnati da articoli legislativi e armonizzazioni. STORIA contemporanea della Sicurezza sul Lavoro Sorvolando per ragioni di brevità sugli albori della materia, che vede in Bernardino Ramazzini il precursore della materia (primo medico del lavoro nel 1700), l’innovazione legislativa più importante, in Italia, è rappresentata dalla legge 626 del 1994 (626/94) in attuazione di direttive europee. Successiva ad altre leggi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, come quella del 1930 (Art. 437; cod. penale) e quella del 1942 (Art. 2087; cod. civile) e le successive specifiche in materia quali: P.R.27 aprile 1955, n. 547; P.R.7 gennaio 1956 n. 164; (relativo alle costruzioni) P.R.19 marzo 1956, n. 303; la legge 626/94 specifica nel dettaglio il concetto, introducendo la formazione e l’informazione sui rischi con l’obbligo della valutazione del rischio (risk assessment) da parte del datore di lavoro. Altri aspetti fondamentali introdotti dalla legge 626/94 sono stati l’introduzione di nuove figure all’interno dei luoghi di lavoro, tra i quali: Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), eletto dai lavoratori stessi e consultato preventivamente nei processi di valutazione dei rischi Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), soggetto di prevenzione con compiti di consulenza in posizione di neutralità Merito della 626 è stato quindi quello di cambiare il punto di vista sulla Sicurezza sul Lavoro, con essa si attiva la partecipazione del lavoratore nel processo di controllo e verifica, per esso e per gli altri, dell’attuazione delle norme inerenti la sicurezza sui posti di lavoro. Esso infatti ha l’obbligo di adempiere alle regole della normativa e segnalare le eventuali inadempienze da parte degli altri lavoratori, o del datore di lavoro, partendo dalle norme Costituzionali degli Art 1, 2, 32, 35 e 41 della Costituzione italiana. La normativa attuale sulla Sicurezza sul Lavoro TESTO UNICO sulla Sicurezza sul lavoro (TUSL), D.lgs. 81 del 2008 e ss. mm. ii. Con l’entrata in vigore del testo unico con D.lgs. 81 nel 2008, si è abrogato ed armonizzato tutto il quadro normativo precedente sulla sicurezza sul lavoro SUPERANDO QUINDI DI FATTO IL DECRETO LEGISLATIVO 626/94 ed i DPR 547/55, 164/56, 303/56, e tutti gli altri d.lgs. che nel tempo si sono succeduti, portando un adeguamento all’evoluzione tecnica e sistematica dell’organizzazione del lavoro. Tale decreto è il testo di riferimento in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. In particolare il TUSL vuole tutelare: la persona sotto ogni aspetto: salute, sicurezza, dignità, provenienza geografica e di genere; il lavoro, in qualunque forma svolto e in tutti i settori, siano essi pubblici o privati, cui siano adibiti lavoratori dipendenti o ad essi equiparati. si riconosce il principio dell’effettività della tutela: diritto di tutti coloro che operano negli ambienti di lavoro, qualunque sia il rapporto o contratto di lavoro. Ciò implica altresì un’effettività di doveri e l’esercizio di fatto dei poteri direttivi, esercizio che stabilisce che le posizioni di garanzia relative ai soggetti (D.Lgs. 81/08 art. 2, c. 1 lett. b), d), e) gravano su colui il quale, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti a Datore di Lavoro (DL), Dirigenti e Preposti (D. Lgs. 81/2008 art. 299). In Conclusione Con la stesura delle norme atte a disciplinare il mondo del lavoro sotto l’aspetto della sicurezza, si vuole sempre più contrastare l’insorgere di problematiche legate alla salute del lavoratore e ai rischi sulla propria vita e quella dei propri colleghi, collaboratori o sottoposti. Logica Srls La Logica srls Servizi per le Aziende opera da oltre 20 anni nel campo della Sicurezza del Lavoro, fornendo tutti i servizi legati alla medicina e sicurezza sui posti di lavoro. La Logica é Centro Accreditato per la formazione e tutti i corsi sono CERTIFICATI e disponibili Online, presso le nostre aule ed anche direttamente nelle sedi Aziendali. Grazie alla collaborazione di professionisti, Enti di formazione ed un Centro Medico di proprietà per le procedure mediche obbligatorie, la Logica srls rappresenta un partner ideale per Assistere la tua azienda ed i tuoi Lavoratori. Per avere minformazioni sui nostri servizi e prenotare una consulenza contattaci ai nostri recapiti: Tel: 06.2072322 Email: info@logicaservizi.eu Normativa sicurezza sul lavoro; Evoluzione normativa sicurezza sul lavoro