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Misurazioni Ambienti di Lavoro

Servizi e Consulenze Misurazioni Ambienti di Lavoro

Misurazioni Ambienti di Lavoro

Le misurazioni degli ambienti di lavoro in base al D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro) sono attività di monitoraggio e valutazione dei rischi ambientali per garantire condizioni di lavoro sicure e conformi alla normativa.

Il Datore di Lavoro, in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), deve effettuare verifiche periodiche su vari fattori ambientali.

Obblighi e Finalità

Le misurazioni sono essenziali per:

  • Valutare i rischi specifici
  • Definire misure di prevenzione e protezione
  • Garantire il benessere dei lavoratori
  • Rispettare i limiti di esposizione previsti dalla normativa

I risultati vanno riportati nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e aggiornati periodicamente.

D.Lgs. 81/08 (Testo Unico Sicurezza sul Lavoro)
È la legge principale che disciplina la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Definisce i criteri per la valutazione dei rischi e le modalità di misurazione di vari fattori ambientali.

D.Lgs. 152/2006 (Norme in materia ambientale)
Regola la protezione dell’ambiente, inclusi inquinamento atmosferico, acustico e qualità dell’aria.

misurazioni degli ambienti di lavoro

Microclima

Misurazione e Valutazione del Microclima negli ambienti di lavoro

Per microclima si intende il complesso dei parametri che determinano il benessere termico dei lavoratori dando vita ai cosiddetti scambi termici tra uomo e ambiente. Tra i fattori che influenzano la sensibilità del lavoratore al calore ci sono i Parametri Fisici e i Parametri Individuali

Principali Parametri Fisici:

Principali Parametri Individuali:

microclima_lavoro

Tutti questi parametri devono essere valutati attentamente,
per evitare che le condizioni microclimatiche influenzino la salute e il benessere dei lavoratori.

La valutazione del benessere termico consiste nel misurare lo scostamento delle condizioni microclimatiche reali rispetto a quelle ottimali. Gli ambienti di lavoro si suddividono in due categorie:

  • Ambienti moderati – caratterizzati da condizioni climatiche stabili e prossime al comfort termico.
  • Ambienti severi – suddivisi in severi caldi e severi freddi, con significativi scambi termici tra persona e ambiente.

Nel nostro caso, le misurazioni vengono effettuate esclusivamente in ambienti moderati.

Cosa sono gli Ambienti Moderati?

Si definiscono ambienti moderati quei luoghi in cui le variazioni termiche sono minime e non comportano rischi di stress termico. Ad esempio, gli uffici rientrano in questa categoria poiché presentano condizioni microclimatiche omogenee e controllate.

Illuminamento

La corretta illuminazione nei luoghi di lavoro è essenziale per garantire la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori, contribuendo a ridurre l’affaticamento visivo e il rischio di incidenti.

Cosa misuriamo?

L’illuminazione deve assicurare condizioni ottimali per lo svolgimento delle attività lavorative, sia quando il lavoratore è concentrato sul compito visivo principale, sia nei momenti di riposo o di variazione del compito. Per garantire un’illuminazione adeguata, è necessario soddisfare tre requisiti fondamentali:

  • Comfort visivo: percezione di benessere durante l’attività lavorativa.
  • Prestazione visiva: capacità di svolgere il compito in modo efficiente, anche in condizioni difficili o per periodi prolungati.
  • Sicurezza: riduzione del rischio di incidenti legati a scarsa visibilità.

Parametri di valutazione dell’ambiente luminoso

L’illuminazione di un ambiente lavorativo viene valutata considerando i seguenti fattori:

  • Distribuzione delle luminanze: contrasto tra superfici luminose e scure.
  • Illuminamento: quantità di luce presente sul piano di lavoro, misurata in lux.
  • Abbagliamento:
    • Molesto: fastidio percepito dagli occhi.
    • Debilitante: riduzione della visibilità causata da eccessivo contrasto.
  • Direzione della luce: incidenza della luce sul compito visivo.
  • Aspetti del colore: temperatura e resa cromatica delle sorgenti luminose.
  • Luce diurna: contributo dell’illuminazione naturale agli ambienti di lavoro.

Riferimenti normativi

L’illuminazione nei luoghi di lavoro è regolata da:

  • UNI EN 12464-1 – “Illuminazione dei posti di lavoro. Parte 1: Posti di lavoro in interni” (sostituisce la precedente UNI EN 10380 del 1994).
  • D.Lgs. 81/08 – stabilisce che i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale e, dove necessario, di illuminazione artificiale adeguata, per garantire condizioni di sicurezza, salute e benessere ai lavoratori.

Una corretta misurazione dell’illuminamento consente di rispettare i requisiti normativi e migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro.

Rumore

L’esposizione al rischio rumore si verifica quando i lavoratori sono sottoposti a livelli di pressione sonora elevati sul luogo di lavoro.
La valutazione del rischio rumore identifica la presenza di fonti acustiche potenzialmente dannose per la salute dei lavoratori esposti, al fine di adottare misure preventive e protettive adeguate.

La valutazione del rischio rumore rientra tra gli obblighi del Datore di Lavoro, che deve:

  • Effettuare misurazioni fonometriche per valutare il livello di esposizione giornaliera, settimanale e di picco dei lavoratori.

  • Inserire i risultati dell’analisi nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

  • Adottare misure tecniche e organizzative per ridurre l’esposizione al rumore.

  • Fornire ai lavoratori Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) adeguati, se i livelli di esposizione superano i limiti consentiti.

  • Informare e formare i lavoratori sui rischi derivanti dal rumore e sulle modalità di protezione.

rumore

Normative di riferimento

  • D.Lgs. 81/08: Normativa principale per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con specifiche disposizioni sul rischio rumore (Titolo VIII, Capo II).
  • UNI 9432:2011: Norma tecnica per la determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell’ambiente di lavoro, utile per la conformità agli obblighi di legge.

Radon

radon

Il gas radon è un gas radioattivo naturale che si forma dalla decomposizione dell’uranio presente nel suolo, nelle rocce e nell’acqua. Questo gas incolore e inodore è una delle principali cause di contaminazione ambientale e rappresenta un grave rischio per la salute, in particolare per i polmoni. Il radon, che può infiltrarsi in ambienti chiusi, è la seconda causa principale di cancro polmonare dopo il fumo di sigaretta.

Origine e natura del gas radon

Il radon proviene dalla disintegrazione dell’uranio nel sottosuolo e può migrare nei luoghi chiusi attraverso le crepe del terreno. Non essendo percepibile dai sensi umani, l’accumulo di radon in ambienti chiusi può raggiungere concentrazioni pericolose senza che ce ne si accorga.

Rischi per la salute

L’inalazione di radon è dannosa, danneggiando il DNA delle cellule polmonari e aumentando il rischio di tumori.
L’esposizione al radon è particolarmente pericolosa per i fumatori, che sono più vulnerabili agli effetti nocivi del gas. Ogni anno, l’esposizione al radon causa migliaia di decessi per cancro ai polmoni.

Normative e Obblighi

I proprietari di edifici e i datori di lavoro in ambienti a rischio sono obbligati a monitorare e ridurre l’esposizione al radon. In caso di concentrazioni elevate, devono intraprendere azioni correttive come migliorare la ventilazione o sigillare le crepe.

La consapevolezza e il monitoraggio regolare dei livelli di radon sono essenziali per proteggere la salute. L'adozione di misure preventive è fondamentale per limitare i danni derivanti dall'esposizione al gas..

Legionella

La legionella è un batterio che cresce naturalmente nell’acqua e può causare gravi infezioni, come la legionellosi. Il batterio può essere trovato in impianti di condizionamento, fontane, docce e torri di raffreddamento, diventando un serio rischio per la salute. L’infezione si contrae principalmente tramite inalazione di aerosol contaminati.

Rischi principali:

  • Docce e rubinetti: l’acqua contaminata può formare aerosol facilmente inalabili.
  • Impianti di condizionamento: sistemi mal manutenuti possono diventare serbatoi di legionella, diffondendo il batterio tramite i condotti d’aria.
  • Torri di raffreddamento: particolarmente vulnerabili alla contaminazione.

Prevenzione e Controllo, la prevenzione della legionellosi è essenziale. Le misure chiave includono:

  • Manutenzione regolare degli impianti idrici e di condizionamento per evitare la proliferazione del batterio.
  • Disinfezione periodica con prodotti antibatterici.
  • Installazione di filtri antibatterici nei sistemi di acqua.
legionella

Normative di riferimento

Normative e Obblighi Legali: Secondo il D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza), è obbligatoria la valutazione del rischio legionellosi per tutte le strutture con impianti di condizionamento o idrici. Questa valutazione deve essere effettuata da esperti, con l’obbligo di documentare il rischio nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

Controlli Periodici: Oltre alla valutazione, è obbligatorio eseguire campionamenti dell’acqua annuali o semestrali per verificare la presenza di legionella, come stabilito dalle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità.

La legionellosi è prevenibile con un controllo adeguato degli impianti idrici e di condizionamento, garantendo la sicurezza di lavoratori e visitatori.

Logica Servizi offre soluzioni di monitoraggio e bonifica del radon, nonché  misurazioni e valutazioni del Rischio Legionella, garantendo sicurezza e conformità alle normative vigenti

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